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domenica 3 maggio 2015

I cavallini della Giara

Per reperire info, seguire i link:
http://www.sardegnaambiente.it/j/v/159?s=15005&v=2&c=1581&t=1
http://www.parcodellagiara.it/prod_view.asp?cat_id=41&cat=Fauna

Veramente simpatici.

Pubblicato da Alfredo Scafuri

sabato 18 aprile 2015

Felis silvestris lybica

Il gatto selvatico africano (Felis silvestris lybica), noto anche come gatto del deserto, è una sottospecie di gatto selvatico (F. silvestris).
Il gatto selvatico africano è di colore variabile dal marrone sabbia al grigio-giallo, con strisce nere sulla coda. Ha il mantello più corto di quello della sottospecie europea ed è anche molto più piccolo: la lunghezza testa-corpo è di 45-75 cm, quella della coda di 20-38 cm e il peso di 3-6,5 kg.
Il gatto selvatico africano, diffuso in Africa e Medio Oriente, occupa una vasta gamma di habitatsteppe, savane e aree arbustive. Nelle regioni più aride viene sostituito dal gatto delle sabbie (Felis margarita). Il gatto selvatico africano si nutre principalmente di topi, ratti e altri piccoli mammiferi. Se ne ha l'opportunità cattura anche uccelli, rettili,anfibi e insetti. È attivo soprattutto durante la notte e al tramonto. Quando è minacciato rizza il pelo del dorso per sembrare più grande e intimidire così l'avversario. Durante il giorno rimane solitamente nascosto nella boscaglia, nonostante esca all'aperto nelle giornate nuvolose. I territori dei maschi si sovrappongono a quelli di più femmine; ciascun occupante difende la propria area dagli eventuali intrusi. La femmina dà alla luce da due a sei piccoli, in media tre. Il gatto selvatico africano trova riparo in tane o cavità del terreno, nelle quali partorisce. La gestazione dura tra i 56 e i 69 giorni. I piccoli nascono ciechi e necessitano di tutte le cure della madre. La maggior parte di essi nasce nel corso della stagione delle piogge, quando vi è cibo a sufficienza. Rimangono con la madre per cinque o sei mesi e raggiungono la maturità sessuale a un anno di età. Sottospecie prossima del gatto selvatico africano è quello sardo (felis silvestris lybica sarda).
 Nessuna delle altre sottospecie di Felis silvestris è stata coinvolta nel fenomeno di addomesticamento, ma il loro DNA è risultato contaminato dall'incrocio con gatti inselvatichiti. Attualmente l'unica organizzazione che ha sviluppato un programma specifico per la conservazione del gatto selvatico africano e la riduzione dell'inquinamento genetico ad opera degli accoppiamenti con i gatti domestici è Alley Cat Rescue.

Info tratte da wikipedia
Pubblicato da Alfredo Scafuri

venerdì 13 marzo 2015

Graeme Sims - Il linguaggio segreto dei cani


Non sarà uno o tutti i suoi libri a cambiare la vita delle persone e dei "loro" amici animali, ma chi ha o ha avuto la serenità di convivere con un cane, non potrà non rispecchiarsi nelle sue idee ed esperienze vissute fianco a fianco con i suoi quattro zampe.

Alfredo Scafuri

domenica 22 febbraio 2015

Il lupo tibetano


Il lupo tibetano (Canis lupus laniger, Canis lupus chanco) è una sottospecie di lupo grigio che vive in alcune regioni della Cina centrale, della Russia sudoccidentale, della Manciuria, del Tibet e delle regioni himalayane dell'India, del Nepal e del Bhutan. Il lupo tibetano è un animale di grandi dimensioni dal manto di colore scuro. Vive solitamente nei deserti freddi o sui monti. In alcune aree si incontra in grossi branchi vaganti. Nonostante il suo vasto areale le aree dove è più numeroso sono i monti dell'Asia centrale e dell'Himalaya.

Info riprese da Wikipedia
Pubblicato da Alfredo Scafuri