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venerdì 26 giugno 2015

Un giorno ...

Attualmente, anche se con difficoltà, dovuta ad un'attività lavorativa più "di necessità" che "di reale interesse verso di essa", dovuto ad un ambiente poco stimolante per molti versi, sono quasi al termine di un percorso di studi per un'attività di toelettatura per cani e gatti ...

Pubblicato da Alfredo Scafuri

sabato 18 aprile 2015

Felis silvestris lybica

Il gatto selvatico africano (Felis silvestris lybica), noto anche come gatto del deserto, è una sottospecie di gatto selvatico (F. silvestris).
Il gatto selvatico africano è di colore variabile dal marrone sabbia al grigio-giallo, con strisce nere sulla coda. Ha il mantello più corto di quello della sottospecie europea ed è anche molto più piccolo: la lunghezza testa-corpo è di 45-75 cm, quella della coda di 20-38 cm e il peso di 3-6,5 kg.
Il gatto selvatico africano, diffuso in Africa e Medio Oriente, occupa una vasta gamma di habitatsteppe, savane e aree arbustive. Nelle regioni più aride viene sostituito dal gatto delle sabbie (Felis margarita). Il gatto selvatico africano si nutre principalmente di topi, ratti e altri piccoli mammiferi. Se ne ha l'opportunità cattura anche uccelli, rettili,anfibi e insetti. È attivo soprattutto durante la notte e al tramonto. Quando è minacciato rizza il pelo del dorso per sembrare più grande e intimidire così l'avversario. Durante il giorno rimane solitamente nascosto nella boscaglia, nonostante esca all'aperto nelle giornate nuvolose. I territori dei maschi si sovrappongono a quelli di più femmine; ciascun occupante difende la propria area dagli eventuali intrusi. La femmina dà alla luce da due a sei piccoli, in media tre. Il gatto selvatico africano trova riparo in tane o cavità del terreno, nelle quali partorisce. La gestazione dura tra i 56 e i 69 giorni. I piccoli nascono ciechi e necessitano di tutte le cure della madre. La maggior parte di essi nasce nel corso della stagione delle piogge, quando vi è cibo a sufficienza. Rimangono con la madre per cinque o sei mesi e raggiungono la maturità sessuale a un anno di età. Sottospecie prossima del gatto selvatico africano è quello sardo (felis silvestris lybica sarda).
 Nessuna delle altre sottospecie di Felis silvestris è stata coinvolta nel fenomeno di addomesticamento, ma il loro DNA è risultato contaminato dall'incrocio con gatti inselvatichiti. Attualmente l'unica organizzazione che ha sviluppato un programma specifico per la conservazione del gatto selvatico africano e la riduzione dell'inquinamento genetico ad opera degli accoppiamenti con i gatti domestici è Alley Cat Rescue.

Info tratte da wikipedia
Pubblicato da Alfredo Scafuri